L’arrivo di una nuova vita in casa è un evento straordinario, che segna in maniera dolce e inaspettata chiunque la viva.

Con un bambino nascono anche una madre e un padre, anche s può volerci del tempo per realizzarlo. Nell’approcciarsi al primo mese di vita, dunque, si dovrà fare attenzione proprio su questo aspetto: sul tempo, e sulla necessità di regolare le proprie aspettative. Su di sé e sui piccoli.

Nelle prime settimane non è necessario prestare troppa attenzione a orari o routine prevedibili, dato che le giornate saranno dettate dall’imprevedibilità dei neonati. Poppate e necessità fisiologiche saranno il vostro metronomo, e per questo, meglio dedicare i primi momenti insieme al conoscersi e allo scoprirsi (per instaurare una sana sintonizzazione emotiva).

L’evoluzione continua delle prime settimane quasi non vi darà tempo per cercare un ritmo orario tra le poppate e i pisolini. Tra il comprendere i loro segnali del sonno, l’organizzare un loro spazio in casa nel quale stare assieme, il fargli fare il ruttino, il cambiarli, il restare a contatto, le cose da fare saranno moltissime, perciò un’eccessiva rigidità o l’aspettativa che dovrebbero dormire quanto e quando volete voi non farà altro che peggiorare la situazione.

Meglio piuttosto proporre da subito delle buone abitudini, senza grandi pretese: con naturalezza, piuttosto.

Non dobbiamo preoccuparci troppo dei dettagli ma imparare a conoscere questi magnifici esserini, prenderci tempo per osservarli, e quindi istaurare con loro una prima relazione di fiducia.

Cos’è importante ricordare riguardo il primo mese? 

Il loro ritmo del sonno sarà biologicamente irregolare 

Se non percepite regolarità o vi sembra che ogni giorno sia diverso, non preoccupatevi: è naturale sia così. Incentivate una maggiore prevedibilità con giornate flessibili, che però comprendano un po’ di tempo all’aperto.

Niente crucci su come dormono.

In questa fase va benissimo far dormire i piccoli alla luce (non diretta), a contatto o in movimento, senza crearvi problemi! Non è questo il mese per porsi troppe domande o temere che prendano il vizio.

Il pianto è naturale

Nel primo mese di vita i pianti serali possono essere un fenomeno comune, e concretizzarsi in quelli che spesso vengono definiti Purple Crying o Coliche. Consultatevi sempre con il pediatra per valutare lo stato di salute: se non è presente il reflusso o altre condizioni, con tempo, pazienza e calma questa fase passerà.

Il sostegno è la chiave

Che si tratti di strumenti come lo Swaddle o i Rumori Bianchi, o il supporto di partner, familiari e amici, domandare sostegno il primo mese di vita (in accordo con le vostre necessità e il bisogno di privacy) sarà molto importante per aiutarvi a riprendere dalle fatiche del parto.

E voi come ve la state cavando con il primo mese? Qui in Area Riservata troverete tanti contenuti come questo oltre a moltissime dirette ogni settimana in cui parlare direttamente con me. Avete domande? Vi aspetto per parlarne!
Un abbraccio,
Tata Elena