Ciao mamme, ciao papà!
Vi parlo spesso di quanto sia importante definire una routine equilibrata per il sonno dei bambini. In effetti, sia su questo blog, che sui social, tante volte vi ho guidato verso una definizione più precisa degli orari; verso una maggiore attenzione nei confronti delle finestre di veglia, e così via. È vero: per me, la routine è un pilastro fondamentale del sonno infantile, capace di aiutare i più piccoli a sentirsi sicuri, sereni e a trovare un equilibrio.
Una giornata in cui il sonno è ben distribuito, d’altronde, dà loro punti di riferimento chiari e prevedibili, rendendo l’andamento rassicurante.
Eppure, oggi voglio dirvi una cosa che magari vi lascerà un poco di sasso. Ecco, sapete una cosa? La routine non è tutto.
Ebbene sì! Ma la mia non è una contraddizione, badate bene. Entrambe le affermazioni sono vere, e la routine è sì importante, ma non è l’unica cosa che conta! Ci sono tanti fattori, tanti elementi da considerare: e il primo su tutti, ovviamente, è la serenità.
La serenità è la chiave
Molte volte la routine infatti diventa un po’ un supporto tanto per noi quanto per loro. E questo ovviamente è positivo, certo: soprattutto se ci aiuta a gestire con serenità le giornate. E tuttavia, è importante che voi per primi vi sentiate sicuri quando le cose (per necessità varie: un impegno improvviso, un cambio di piani, qualche accezione fisiologica) cambiano.
I piani, insomma, sono utili, ma non sono tutto.
Ricordate che i bambini percepiscono tutto quello che proviamo. Sono come specchi che riflettono le nostre emozioni. Se affronterete le eccezioni con ansia o preoccupazione, è probabile che anche loro si sentiranno più agitati. Se andrete nel pallone quando la vostra routine salterà, è possibile che si sentiranno meno al sicuro anche loro!
Al contrario, gestire i cambiamenti con serenità insegna loro che, anche fuori dalla routine, tutto può andare per il meglio. Questo non significa rinunciare alla struttura, ma imparare a vivere le eccezioni con tranquillità.
Perché sì: le eccezioni esistono, e non solo sono normali… sono necessarie!
Un giorno diverso non rovinerà tutto
Quante volte mi capita di sentire da mamme ogni giorno questa domanda:
“Tata Elena, devo cambiare programmi… e se poi non dormirà?”
Ecco, capisco perfettamente perché me lo chiedete: d’altronde, perché cambiare qualcosa che funziona, giusto? Eppure, il cambiamento è qualcosa che non dipende sempre da noi: e questo è un bene, perché evita di farci fossilizzare sulle cose.
un giorno diverso non rovinerà le loro abitudini e tutto ciò che avete costruito — così come una piccola eccezione dovuta a febbre, dentini o altri bisogni non demolirà tutto quello che avete costruito nel corso dei mesi o degli anni.
È una preoccupazione comprensibile, la vostra, ma non c’è bisogno di fasciarsi la testa prima che si rompa. Se vi capita di adattare la giornata a un evento speciale, a una necessità imprevista o semplicemente a un desiderio di uscire dagli schemi, non andate nel panico! Un giorno diverso non comprometterà tutto il lavoro fatto sulla routine: anche perché, il sonno è molto più degli orari.
Il sonno è molto di più degli orari
Il sonno non dipende soltanto da una routine impeccabile.
Certo, le finestre di veglia andrebbero rispettate sempre, perché ci mostrano la loro stanchezza. Ci sono però tanti altri fattori in gioco: gli stimoli giusti per addormentarsi, la serenità emotiva e, soprattutto, un ambiente favorevole. Quando questi elementi sono al loro posto, una serata fuori o un cambiamento temporaneo non avranno un impatto significativo sul riposo dei vostri piccoli.
Il sonno dipende anche dall’ambiente
Ricordiamoci infatti questo, quando ci focalizziamo tanto sugli orari: e cioè che l’ambiente è fondamentale, nel sonno.
La luce, i rumori, la temperatura della stanza e persino gli odori influiscono tantissimo sul sonno. Dico sempre che il sonno è un’esperienza di contesto: cioè, si lega alle persone e ai luoghi molto più che agli orari. Anzi, le abitudini si costruiscono proprio su questo! Potremo infatti rispettare alla perfezione le finestre di veglia e rinunciare a cene o uscite per farli dormire, ma se la stanza poi sarà magari troppo calda o troppo luminosa, loro potrebbero non dormire comunque!
È normale che il sonno dipenda anche da fattori esterni: una serata fuori casa, un nuovo ambiente o stimoli insoliti possono influire sui loro ritmi. Ma è anche attraverso queste esperienze che imparano a gestire il cambiamento e a trovare la calma anche in situazioni nuove.
Ne consegue, allora, una grande verità, e cioè che la routine andrebbe sempre affrontata…
Costanza, non rigidità!
Una struttura solida è essenziale, ma deve essere elastica. Anche perché, dopotutto, è quello che vorremmo insegnare anche a loro, o no?
Essere troppo rigidi rischia di farvi vivere ogni imprevisto come una catastrofe, mentre un approccio flessibile permette di affrontare i cambiamenti con meno stress. Ricordate che un paio di giorni fuori dalla routine non cancellano i progressi fatti. Le eccezioni fanno parte della vita e possono persino diventare una preziosa occasione di crescita per i vostri bambini.
Come creare un momento rilassante prima della nanna.
La differenza la fate sempre voi, con il vostro amore, la vostra calma e la capacità di adattarvi alle situazioni.
Per supporto nel vostro percorso, e per aiutarvi a definire una routine (e anche a gestirla con serenità), ricordate nelle nostre Masterclass e nell’Area Riservata troverete strategie e materiali utili per gestire questo aspetto del loro sonno, e tanto altro! Vi aspetto