Ciao mamme, ciao papà,

Il sonno è un mondo in costante evoluzione: nei primi mesi di vita assistiamo infatti a uno stravolgimento costante delle loro abitudini e delle loro preferenze, passando presto dal dormire quasi tutto il giorno a vedere le proprie finestre di veglia allungarsi. Si passa allora dal dormire in culla al non volerlo più fare, fino a poi riscoprire una maggiore sicurezza anche senza i genitori: e tutto questo a un passo velocissimo, che spesso ci disorienta.

Ultima età di cui parlerò è i 4 anni: un periodo incredibile, in cui i piccoli raggiungono molti traguardi importanti nello sviluppo fisico, mentale ed emotivo. A questa età li vedrete diventare più indipendenti e sviluppare una maggiore comprensione del mondo. Anche il sonno potrebbe conoscere un ultimo stravolgimento: vediamo insieme quale.

Quattro anni: cosa cambia

Oltre a vederli crescere in statura e in peso, a 4 anni i piccoli svilupperanno molte altre competenze nel linguaggio, nella socializzazione ma anche nella loro capacità di comprendere l’emotività altrui.

Il loro vocabolario sarà più ampio, e un forte interesse per i giochi di parole potrebbe portarvi a conversazioni molto divertenti.

Godetevi questa età straordinaria e tutto quello che ne deriverà: il sonno potrebbe risultarvi infatti un poco più semplice da gestire. Soprattutto se avete consolidato nel corso dei mesi precedenti delle abitudini regolari.

L’importanza delle scelte

Giunti a 4 anni non dovremo guardare alla routine solo come un elemento da accompagnare al sonno, per aiutarli a rilassarsi.

Molto utile risulta a 4 anni, in piena età pre-scolare, definire insieme ai vostri piccoli delle piccole routine mattiniere e serali, che possano essere portate avanti anche da soli.

Routine di questo tipo incoraggiano il loro sviluppo e la loro sicurezza, e in questo fornire loro delle piccole decisioni da prendere risulta di grande aiuto. Le micro-decisioni di cui parlo potrebbero anche essere semplicemente il lasciare loro scegliere la favola da leggere tra due opzioni, o scegliere quale braccio infilare per primo quando indossano il pigiama.

Piccole scelte, che però nell’ottica del loro sviluppo fanno una grande differenza.

La perdita dell’ultimo pisolino

Se non lo hanno già fatto, è molto probabile che a questa età tenderanno a perdere il pisolino del pomeriggio.

I segnali più tipici sono una certa resistenza nel volerlo fare, o viceversa una particolare resistenza a voler dormire la sera (con la sveglia delle 4/5 che torna a farsi una possibilità concreta, come abbiamo visto già nelle altre età).

Se vogliono continuare a farlo, consideriamo la possibilità di lasciare che durino meno: 40 minuti al massimo. Se però non vogliono, o farlo porta più difficoltà che benefici, è giusto abbandonarlo.

Sarà allora importante mostrarsi preparati. La possibilità che vogliano presto perdere il pisolino della mattina va accolta con un’alternativa: è possibile infatti che, pur non volendo riposare, i piccoli abbiano bisogno di riposare.

Per questo motivo, consideriamo la possibilità di lasciare che il loro precedente orario del riposino diventi un orario dedicato esclusivamente al riposo. Potremmo magari proporre delle attività rilassanti come il colorare o la lettura di un libro insieme. Potreste accompagnare questa attività restando con loro come facevate nella loro routine pre-pisolino.

Quattro anni: gli orari

Il sonno generale a quattro anni si riduce, arrivando a una durata di circa 9-10 ore al giorno (può dipendere dai casi).

A fare la differenza, come si potrà immaginare, è il pisolino del pomeriggio. Nei casi in cui questo venga ancora fatto, gli orari potrebbero somigliare a questi:

  • 7/8 sveglia
  • 13/14 secondo pisolino (di 40m)
  • 19/20 addormentamento

 

Nei casi in cui sia stato perso, invece, appariranno simili a questi:

  • 7/8 sveglia
  • 14 momento di riposo e attività rilassanti (1h)
  • 19/20 addormentamento
Pubblicato il 18 marzo 2023