Ciao mamme, 

Oggi mi rivolgo a voi!

Tornare a lavoro è sempre una grande preoccupazione, e lo capisco. In fondo, il periodo della maternità è un momento emozionante e impegnativo per ogni donna. La nascita di un bambino rappresenta un cambiamento radicale nella vita e può creare incertezze e paure riguardo la prospettiva di dover lasciare i piccoli al nido, ai nonni oppure ad altre figure. Questo articolo è stato scritto per voi: per fornirvi dei consigli mirati che fungano da supporto a voi mamme che vi trovate ad affrontare questa sfida.

Ritorno a lavoro: non c’è fretta

Il primo punto su cui voglio richiamare l’attenzione è il tempo: anche se sentite pressioni, anche se i giorni trascorrono, non c’è fretta! Dovete sentirvi pronte e prendere decisioni solamente dopo aver considerato anche il vostro stato emotivo. Non vale la pena affrettare i tempi, se questo vi genera ansia eccessiva, malesseri o preoccupazioni. Come quando ci si immerge in mare, se ne avete modo dovete farlo ai vostri tempi: in base alla vostra sensibilità, un poco alla volta.

Il primo passo per affrontare al meglio il ritorno al lavoro, dunque, a mio avviso è quello di procedere per gradi. Se è possibile, si potrebbe cominciare con una mezza giornata o con un numero limitato di giorni. Questo permetterebbe a tutte voi di abituarvi gradualmente al distacco dai piccoli, e di non sovraccaricarvi subito con impegni lavorativi eccessivi, dato che vi state ancora riprendendo.

A chi affidarvi quando tornate a lavoro?

La sicurezza e la serenità sono elementi fondamentali per affrontare il ritorno al lavoro con successo. Ecco perché è importante trovare figure di cui vi possiate fidare perché si prendano cura dei piccoli quando siete fuori. Che si tratti di un nido o dei nonni, è importante che vi sentiate a vostro agio e sicure.

Non temete per il sonno! Spesso anzi alternare le figure e dare modo ad altre persone di addormentare i piccoli permette loro di sperimentare nuove modalità di addormentamento, e nuove routine. Se avete orari che trovate importanti rispettare, lasciate a queste figure indicazioni precise riguardanti andamento diurno, numero di pisolini, durata e routine. Nessuna apprensione però! Affidatevi, lasciando modo ai vostri piccoli di sperimentare.

Come cambia il sonno col lavoro?

Anche se può essere difficile da credere, e difficile da fare, è importante lasciare spazio ai piccoli perché possano ricercare nuove modalità di addormentamento, che sia al nido o a casa con nonni o papà.

I bambini sono resilienti e adattabili, e imparano presto a dormire con altre figure, in modalità spesso diverse da quelle che domandano a noi in fase di addormentamento. Questo non significa che non vi ameranno più, che non vorranno più dormire con voi o che con le altre persone saranno intrattabili: presto impareranno ad adattarsi a nuove nanne. Avere fiducia in loro, da questo punto di vista, sarà fondamentale. 

Conclusione

Il ritorno al lavoro dopo il parto può essere una sfida, ma con la giusta organizzazione e il supporto di nonni, papà, parenti, amici o nido può anche essere un’esperienza positiva e gratificante per i piccoli e per tutta la famiglia. Per riuscirci, la chiave sarà sempre e solo una, però: la serenità, che di ritorno a casa da lavoro la sera vi permetterà di godervi dolcemente, e con gioia, quel bellissimo momento che sarà tornare ad abbracciare i vostri piccoli ❤️

Pubblicato il 10 febbraio 2023